Il primo caso di doping negli eSport

Il primo caso di doping negli eSport


C’è un eclatante caso di doping nel ciclismo eSport che coinvolge un atleta già in maglia azzurra ovvero Luca Zanasca, che è stato trovato positivo allo stanozololo, un derivato sintetico del testosterone. È la prima volta che un professionista delle gare virtuali sui rulli statici non passa un controllo, ed è anche la prima volta che un atleta eSport viene “beccato” dall’antidoping. In passato, infatti, c’era stato un caso che aveva riguardato il campione del mondo di Call of Duty, Cuyler Huke Garland, ma si era trattato di una confessione a posteriori e non di un test fallito.

La comunicazione della positività di Luca Zanasca è giunta direttamente dalla divisione italiana della Nado ovvero l’organo deputato ai controlli antidoping sul nostro territorio. Il Tribunale Nazionale Antidoping italiano ha proceduto alla sospensione cautelare dell’atleta regolarmente tesserato con la federazione ciclistica italiana, raccogliendo l’istanza della Procura Nazionale Antidoping, per la violazione degli articoli 2.1 e 2.2 del regolamento interno. Zanasca, classe 1983, aveva corso su strada fino a sfiorare il mondo del professionismo, fermandosi appena un gradino sotto, alla categoria equivalente all’attuale Continental. Aveva poi intrapreso la carriera degli eSport riuscendo a essere convocato anche in maglia azzurra grazie alle performance nelle selezioni tramite la piattaforma ufficiale Uci Zwift, ottenendo poi il 57esimo posto ai recenti Mondiali 2023.

Non è stata ancora comunicata la data del controllo fallito, la sostanza riscontrata è lo stanozololo, uno steroide anabolizzante che è un derivato sintetico del testosterone e che viene spesso utilizzato per aumentare la massa muscolare con dosaggi molto elevati. Se confermata, potrebbe costare fino a 4 anni di squalifica. Due anni fa si era riscontrato un altro caso con protagonista Huke alias Cuyler Garland del team L.A. Thieves, che aveva vinto i mondiali di Call of Duty nel 2020 con i Dallas Empire. Con un video aveva confessato l’uso di medicinali come l’Adderall per migliorare le performance durante le fasi più impegnative delle finali delle manifestazioni iridate.



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di Diego Barbera www.wired.it 2023-10-26 10:26:51 ,

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